Home » Per una Venezia viva e vera | Intervista al We are here Venice, ente beneficiario di TGE

Per una Venezia viva e vera | Intervista al We are here Venice, ente beneficiario di TGE

WahV è un’associazione non-profit e indipendente dedicata alla conservazione e alla valorizzazione di Venezia come una città viva e vera. Attivismo, ricerca e collaborazione: l’associazione si muove come “think-tank” con l’obiettivo di portare veri cambiamenti alla città di Venenzia.

Cos’è We are here Venice e quali sono le sue attività?

We are here Venice è una ONG nata per affrontare una sfida fondamentale per Venezia: rimanere una città viva. La nostra missione si basa sulla comprensione della città e della laguna come elementi inseparabili di un unico sistema, e tutto il nostro lavoro sottolinea l’importanza dell’interazione tra l’ambiente naturale e l’intervento umano. Crediamo che l’unicità di Venezia offra un enorme potenziale come laboratorio per implementare soluzioni specifiche ai problemi della laguna e, nel contempo, esplorare metodi innovativi.

WahV si basa sull’evidenza scientifica, operando sia come centro di ricerca direttamente sul territorio, rafforzando i collegamenti tra tutte le parti interessate e utilizzando le migliori informazioni a disposizione. Attraverso la collaborazione con università, imprese, istituzioni culturali, altre associazioni ed enti pubblici, WahV gestisce progetti ancorati a una ricerca rigorosa con l’obiettivo specifico di promuovere cambiamenti reali valutati sulla base di indicatori sociali, economici, fisici ed ecologici, in linea con i “sustainable development goals” dell’UN Agenda 2030.

Come si è evoluta l’Associazione negli anni e quali sono i principali traguardi che avete raggiunto?

We are here Venice è nata formalmente nel 2015, sulla base dell’esperienza nel campo delle scienze ambientali, in relazione ai processi decisionali a favore dello sviluppo sostenibile e dell’attivismo per la difesa e la valorizzazione dei beni comuni e degli spazi pubblici urbani.

In questi anni il collettivo multidisciplinare è cresciuto nel numero di collaboratori professionisti, e nella varietà di partnerships nel territorio e a livello internazionale. Nel 2022 è prevista la pubblicazione del rapporto sui primi cinque anni di attività WahV, con descrizioni sintetiche di tutti progetti, organizzati nelle tre macroaree di attività: “Venezia è Laguna”; “Linguaggi del Valore” e “Scambio di Conoscenza”.

Possiamo constatare un netto aumento dell’attenzione sui temi della laguna, nell’ambito del discorso cittadino e nei media quando si parla di Venezia, oltre al posizionamento di We are here Venice come fonte affidabile di informazione. Molti studenti, sia delle reti locali, sia da scuole e università estere, contattano WahV per richiedere tirocini e informazioni su Venezia. Consideriamo questa attività una parte importante del nostro contributo allo sviluppo delle capacità e del pensiero critico legati ai temi della città.

L’Associazione è un beneficiario del Transnational Giving Europe network, il quale permette donazioni internazionali fiscalmente efficienti. Per quale motivo avete deciso di entrare a far parte del network e quali opportunità ha presentato la partecipazione al network nello sviluppo dell’Associazione e delle sue attività?

Far parte del network ci ha permesso di offrire un servizio efficiente ai nostri finanziatori internazionali ed in particolare ai donatori inglesi. Una delle nostre prime sostenitrici è stata la stilista inglese Vivienne Westwood. Lei ha creato per noi l’hashtag “Venice for the Venetians, Venice for the World”. Con questo, intende segnalare che Venezia sopravvive e prospera grazie  alla sua popolazione residente, mentre il sostegno internazionale è necessario per rinforzarla e contrastare l’effetto erosivo del turismo di massa. Dall’altra parte, Venezia rappresenta un esempio pratico di resilienza per il mondo.

Quali beneficiari di TGE, credete che le iniziative di raccolta fondi saranno sempre più europee? Secondo voi, il network TGE è uno strumento utile per le organizzazioni non-profit italiane e per la loro crescita?

Finora abbiamo ricevuto contributi principalmente da sostenitori britannici tramite la rete TGE. Questo è anche grazie ai contatti delle due fondatrici dell’associazione, Jane da Mosto e Liza Fior, oltre che per il legame speciale tra Venezia e gli inglesi.

Recentemente abbiamo goduto di una grande attenzione da parte dei media francesi, spagnoli, tedeschi e scandinavi, e sarebbe auspicabile trovare finanziatori anche in questi paesi – l’agevolazione fiscale è dunque un fattore importante, insieme alla garanzia associata al riconoscimento e monitoraggio delle ONG da parte di TGE.

Tra le attività dell’Associazione viene citata anche l’iniziativa per la Laguna di Venezia per ristabilire l’ecosistema unico di Venezia. Quale è il ruolo di We are here Venice nel panorama delle iniziative per proteggere l’ecosistema in Italia e in Europa?

In tutta Europa la pressione delle attività umane ha compromesso le zone umide, aree di transizione tra la terra e l’acqua. Venezia e la sua Laguna sono un luogo emblematico di questa ricchezza e fragilità. Le zone umide sono caratterizzate da diversi tipi di habitat inclusi estuari, paludi, torbiere e sono dimora del 40% delle specie viventi. Catturano anidride carbonica, rimuovono inquinanti, proteggono da inondazioni. L’Europa ha già perso il 90% di queste zone, con conseguente perdita di biodiversità, acqua, cibo, devastanti alluvioni e incendi, subsidenza ed erosione costiera. WahV fa parte di un consorzio europeo denominato “WaterLANDS”, uno dei primi progetti finanziati nell’ambito del New Green Deal europeo, focalizzato sul ripristino di questo tipo di ecosistema e per per garantire il consolidamento delle capacità locali ad adottare tutte le buone pratiche che emergeranno dal progetto. 

Ci sono progetti simili in Europa a cui vi siete ispirati?

WahV fa parte del Global Cruise Activist Network, che si occupa di organizzare, e condividere informazioni, competenze e risorse, riguardo agli impatti delle grandi navi, a livello locale e globale; è quindi continuamente in contatto con realtà associative in tutto il mondo, con le quali vi è un reciproco scambio di ispirazioni e conoscenze.

Fondo Filantropico Italiano
Fondazione ETS
Foro Buonaparte 44
20121 Milano
C.F 95148460108
Iscritta al RUNTS
n. rep. 31576
+39 02 49412960
segreteria@fondofilantropicoitaliano.it