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Filantropia oltre i confini: un’opportunità per la raccolta fondi dall’estero

Secondo l’A.I.R.E. (Anagrafe Italiani residenti all’estero), nel 2020 sono quasi 5,5 milioni gli italiani residenti all’estero. Il numero aumenta a 5,8 milioni secondo il rapporto “Italiani nel mondo” presentato dalla Fondazione Migrantes a novembre 2022. Il numero dei cittadini italiani inoltre raddoppia quando ogni anno si accolgono 65 milioni di turisti stranieri che visitano le principali realtà del nostro Paese.

Essi rappresentano un’ottima opportunità di fundraising. Non è un caso infatti che il maggior numero di siti UNESCO al mondo si trovi proprio nel “Bel Paese”, e che l’Italia sia quinta nella classifica delle località più visitate per turismo. Questi numeri sono da considerarsi una ricchezza da sfruttare, e rappresentano un’opportunità specialmente per chi fa del fundraising il proprio pane quotidiano.

Alumni e donazioni da turisti: buone pratiche per la raccolta fondi

Per esempio, sono sempre più numerosi gli alumni che decidono di trasferirsi all’estero ma che restano riconoscenti alla propria università. Allo stesso modo, viaggiatori e turisti provenienti da tutto il mondo rimangono affascinati dalla nostra ricchezza artistica, culturale e paesaggistica, spesso al punto da voler offrire un sostegno, singolo o ricorrente, attraverso una donazione.
La libera circolazione di beni e servizi in Europa è garantita fin dal 1958 con l’istituzione della Comunità Economica Europea. Lo stesso non vale purtroppo per le donazioni internazionali, che scontano un mancato riconoscimento fiscale per i cittadini che desiderano donare ad un ente residente in un altro Paese. 

I vantaggi di aderire al network

In risposta a questa mancanza, tre fra le principali fondazioni europee – Charities Aid Foundation, Fondation de France e la King Baudouin Foundation – hanno deciso di istituire nel 1998 il network del Transnational Giving Europe. L’obiettivo è proprio quello di favorire le donazioni tra i diversi Paesi offrendo a persone fisiche e imprese il beneficio fiscale previsto nel loro Paese di residenza.
Dopo venticinque anni il network è cresciuto molto e oggi conta 20 Paesi aderenti, ciascuno con il proprio partner di riferimento – Fondazione Donor lo è per l’Italia.

Grazie a TGE, nel 2021 sono transitati oltre 30,5 milioni di euro destinati a diversi enti non profit sparsi sul territorio europeo. L’Italia, in particolare, si trova al quarto posto fra i paesi più sostenuti dai donatori stranieri, con un flusso di donazioni in entrata di quasi 3 milioni. 
Non sorprende, dunque, che sempre più organizzazioni decidano di accreditarsi al network per espandere le attività di fundraising oltre ai confini nazionali.

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