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ARTE E CULTURA NEL GOLFO DEL TIGULLIO – Intervista alla Bogliasco Foundation, ente beneficiario di donazioni internazionali grazie a TGE

La Fondazione contribuisce alle Arti e alle Discipline Umanistiche offrendo borse di studio residenziali ad artisti e studiosi da tutto il mondo con l’intento di arricchire il panorama culturale globale. Attraverso la condivisione di tempo e spazi, artisti e accademici imparano a comunicare in modi nuovi creando e diffondendo la conoscenza del domani.

Laura Harrison e Ivana Folle rispettivamente Presidente e Vice-Presidente, ci raccontano le attività della Fondazione e come lo strumento del Transnational Giving Europe è di supporto alla loro raccolta fondi internazionale.

Immersa nella splendida cornice della Riviera del Tigullio, la Fondazione è un luogo di indimenticabile bellezza dove artisti e accademici hanno la possibilità di soggiornare e fare esperienze artistiche. Ci raccontate come è nata questa realtà e quali sono le sue attività?

Fondazione Bogliasco apre le porte del Centro Studi Bogliasco per la prima volta a un piccolo gruppo di borsisti nel 1996. In 25 anni di attività (1996 – 2021) ha sostenuto e ospitato quasi 1.100 tra creativi e studiosi provenienti da 62 diversi paesi, grazie all’assegnazione di borse di studio residenziali ad artisti ed accademici da tutto il mondo.

In realtà il processo di concepimento dell’idea e della sua possibile concretizzazione ha inizio nel 1991, grazie alla sensibilità, allo spirito filantropico dei fondatori e al loro desiderio di condividere un luogo di bellezza paesaggistica e di memoria famigliare con quanti si adoperano per le Arti e le Lettere.

Nasce con questa missione, affinata nel tempo ad accogliere le nuove sensibilità sociali in termini di inclusività e di diversità, il Programma internazionale di Borse di Studio residenziali al Centro Studi per le Arti e le Lettere con sede a Bogliasco, un borgo marinaro della Riviera Ligure di Levante, in provincia di Genova.

L’attività sostanziale, pur nella sua intangibilità, è offrire spazio, tempo e spirito d’incontro ai nostri Borsisti – annualmente destinatari delle Borse di Studio attraverso un processo democratico e rigoroso di candidatura e selezione. Ognuno di loro arriva a Bogliasco con l’aspettativa di lavorare ad un progetto nell’ambito della propria disciplina, rapportandosi con un piccolo gruppo di colleghi provenienti da altri paesi e con diversità linguistica, professionale e identitaria. In breve tempo l’ambiente particolarmente favorevole alla creatività e alla condivisione si consolida in sapere collettivo: iniziano gli interscambi culturali e umani; anche i diversi momenti di vita quotidiana diventano occasione di conversazione e di arricchimento reciproco. Ogni gruppo si trasforma in comunità, dove nascono nuove idee, progetti e forme di collaborazione a ricordare quanto la comprensione reciproca e di noi stessi rappresenti una forma di civiltà di per sé e di sostegno alla pace presente e futura.

La bellezza naturale del luogo diviene stimolo alla concentrazione nel lavoro, alla libertà di immaginazione e di pensiero, in uno scenario propizio a qualsiasi elaborazione intellettuale o artistica. Un processo che trae ispirazione e alimento in residenza per poi viaggiare“…Just to feel deserving of this beauty, you also want to somehow capture and return it to the world in the form of sounds… Žibuoklė Martinaitytė, Fall 2020- Fellow in Music, Lithuania

bogliasco

Nel 2021 avete celebrato il 25esimo anniversario, come si è evoluta la Fondazione in questi anni? Quali sono i principali traguardi che avete raggiunto? E quali progetti futuri avete in serbo?

Vi sono più fronti sui quali la Bogliasco Foundation ha operato per mantenere viva la propria missione e corrispondere al sentire delle Arti e delle Lettere nel corso di questi decenni e con una visione futuribile.

In questi ultimi anni maggiore attenzione è stata data a uno scambio intergenerazionale e interdisciplinare e a un processo di valorizzazione della diversità. Molti risultati sono stati raggiunti e altri sono in divenire: l’adeguare il nostro centro studi alle esigenze delle persone con disabilità è sicuramente un auspicato ma complesso progetto.

In quanto entità di statuto americano ma con sede operativa in Italia, la Bogliasco Foundation si avvale di un team di collaboratori che da entrambe le parti dell’oceano contribuiscono alla sua gestione, promozione e innovazione. Una linea diretta tra New York e Bogliasco, che si dirama in infiniti percorsi per raggiungere ormai centinaia di volontari al processo di selezione delle candidature, per poi arrivare ai singoli destinatari delle Borse di studio sparsi in tutto il mondo e da tutto il mondo convergere verso Bogliasco per poi fare ritorno nel mondo, magari guardandolo e facendolo guardare con occhi diversi.

Un traguardo costante che comporta un lavoro costante fatto di sensibilità e di capacità amministrative e manageriali per individuare le risorse umane ed economiche necessarie a medio e lungo termine.  Fondamentale in termini di sostegno economico il coinvolgimento di altri sostenitori e donatori di diversa tipologia.

Nel corso di questi 25 anni di presenza e di attività sul territorio, il Centro Studi ha consolidato e incrementato il suo programma di eventi culturali aperti al pubblico. Grazie alla collaborazione professionale dei nostri Borsisti e al desiderio di immettere il loro lavoro artistico nel mondo, la Bogliasco Foundation partecipa annualmente ad appuntamenti culturali importanti quali ad esempio il Festival Internazionale di Poesia e il Festival della Scienza di Genova, le Giornate Europee del Patrimonio, La Storia in Piazza -Palazzo Ducale Genova. Costante attenzione è dedicata al rafforzamento dei legami con altre realtà culturali – accademiche, universitarie, museali, teatrali, associative, ecc – che condividono la nostra visione, in uno scambio di idee e di progetti che vedono il lavoro dei Borsisti realizzarsi o portare il loro contributo.

La Fondazione Bogliasco è un ente accreditato al Transnational Giving Europe network, il quale permette donazioni internazionali fiscalmente efficienti. Per quale motivo avete deciso di entrare a far parte del network e quali opportunità ha presentato nello sviluppo della Fondazione e delle sue attività?

Siamo venuti a conoscenza della rete TGE solo di recente e da subito ci siamo interessati per entrare in contatto con essa. Come organizzazione non-profit americana, negli ultimi 25 anni abbiamo concentrato la maggior parte delle nostre raccolte fondi negli Stati Uniti, dove le donazioni a un ente non-profit americano da parte di un donatore residente negli Stati Uniti possono essere fiscalmente deducibili.

Tuttavia, la nostra organizzazione accoglie Borsisti da tutto il mondo e molti hanno espresso il desiderio di “ricambiare” facendo una donazione alla Fondazione, ma non sempre ciò viene agevolato.  Speriamo che raggiungendo i nostri alumni nei vari Paesi europei con cui abbiamo stabilito rapporti quest’anno, saremo in grado di attivare nuove fonti di entrate per la Fondazione, sia da parte di donatori individuali che di Fondazioni europee.

Come beneficiari TGE, credete che le iniziative di raccolta fondi saranno sempre più europee? Secondo voi, il network TGE è uno strumento utile per le organizzazioni non-profit italiane per la loro crescita?

Siamo un’organizzazione non-profit statunitense ma la nostra sede operativa si trova in Italia. Tuttavia, in base alla nostra esperienza, gli incentivi fiscali in altri Paesi europei (Francia, Svizzera, Germania per citarne alcuni) possono essere molto più favorevoli per la raccolta fondi – in particolare per le attività culturali – rispetto a quanto attualmente previsto dal regime fiscale italiano, incoraggiando così una filantropia oltre i confini.

La Fondazione ha una forte impronta internazionale grazie anche alla sede negli Stati Uniti, a New York. Quali sono le principali differenze tra il panorama filantropico europeo e quello statunitense?

Negli Stati Uniti esiste una lunga tradizione filantropica che ha avuto un enorme impatto sulle arti. Dal momento che i finanziamenti statali per il settore culturale sono pressoché inesistenti – e questo da molti decenni – il settore privato si è fortunatamente fatto avanti per rendere possibile l’attività di organizzazioni culturali come la nostra. Politiche fiscali favorevoli per la detrazione delle imposte rendono tutto ciò non solo possibile, ma anche finanziariamente vantaggioso. È quindi abbastanza comune che un individuo medio, non facoltoso, includa alcune donazioni durante l’anno per contribuire a ridurre le proprie tasse.

In Europa, la situazione è molto diversa a causa dei diversi livelli di sostegno governativo e delle politiche di detrazione fiscale che rendono la cultura filantropica meno sviluppata, soprattutto nelle arti. Grazie a organizzazioni come TGE, questa situazione però sta chiaramente cambiando!

Ogni anno la Fondazione assegna circa 60 borse di studio indirizzate a persone attive in campo creativo o accademico, offrendo loro la possibilità di soggiornare nell’incantevole villa della Fondazione per creare e diffondere la conoscenza di domani.  Speciali borse di studio sono rese possibili grazie al generoso contributo di sponsor e partner: ne descrivereste alcune?

Negli ultimi 25 anni abbiamo avuto l’enorme fortuna di collaborare con una serie di altre Fondazioni e sponsor che condividono il nostro impegno per le arti e le discipline umanistiche e forniscono sostegno per le Borse di studio speciali.

In tutti i casi, la Borsa copre le spese di viaggio del premiato, che è fondamentale per la maggior parte degli artisti dal momento che la Fondazione Bogliasco non ha il budget per sostenere queste spese.

Il nostro tipico modello di partnership funziona molto bene: i partner si fidano del nostro meticoloso processo di valutazione critica, affinato in 25 anni, per individuare i migliori candidati possibili per la Borsa speciale. A seconda dell’organizzazione partner, i requisiti possono variare. In alcuni casi, come per esempio l’Aaron Copland Fund, con cui collaboriamo da quasi 15 anni, la Borsa di studio è destinata a una disciplina e a un paese specifico – in questo caso un compositore statunitense. In altri casi, come la John Burroughs School, lo sponsor è un’istituzione accademica che fornisce un sostegno a un membro della facoltà, impegnato in una qualsiasi disciplina artistica, per venire a Bogliasco e partecipare al nostro programma. Più di recente, abbiamo stabilito una partnership con Van Cleef & Arpels, che sostiene ogni anno 2-3 Borse di studio in danza, poesia o architettura del paesaggio. Siamo particolarmente felici di lavorare con Van Cleef & Arpels perché è un’azienda dalla visione più internazionale che ci permette di assegnare Borse di studio speciali a persone provenienti da tutto il mondo.

In prospettiva, speriamo di trovare altre Fondazioni europee con le quali collaborare, dato che finora la maggior parte dei nostri partner sono americani. Un maggiore sostegno in Europa consentirebbe a molti più artisti e studiosi europei di venire a Bogliasco. Per esempio, una nuova Borsa di studio speciale riservata a un artista o uno studioso svizzero, sponsorizzata dalla Fondazione Gianni Biaggi de Blasys, ha aumentato il numero di candidati svizzeri al nostro programma negli ultimi due anni: questo è un altro risultato meraviglioso!

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