Fondazione Donor Italia in collaborazione con Finer Finance Explorer ha realizzato la seconda edizione dell’indagine “L’esperienza filantropica dei wealthy people in Italia” volta ad analizzare le attitudini filantropiche delle persone più abbienti nel Paese. La ricerca ha approfondito alcuni aspetti della prima edizione pubblicata nel 2022 da Fondazione Italia Sociale coinvolgendo quasi 1400 intervistati con un patrimonio finanziario tra € 500mila e € 10 milioni.
Nella seconda edizione della ricerca di Fondazione Donor Italia sull’esperienza filantropica dei “wealthy people” si conferma la scarsa propensione a donare nel nostro Paese: solo il 5% tra i più abbienti dona più di 100mila euro. Cresce il ruolo propositivo di banche e asset manager.
Tutti hanno donato ad almeno una organizzazione, ma le donazioni restano basse rispetto al patrimonio: solo il 5% degli intervistati ha donato più di 100mila euro in beneficenza. Il potenziale inespresso dei più abbienti è ancora più evidente se si analizza il valore mediano delle donazioni al patrimonio: per nessuna fascia di ricchezza le donazioni mediane superano l’1% del patrimonio finanziario. In aumento le donazioni a favore di organizzazioni che si occupano di cooperazione internazionale, assistenza e cura sanitaria, anziani e ambiente. In ultima posizione il settore cultura e sport (7%)
Quanto alle motivazioni che spingono a donare, queste sono per lo più legate alla sfera intima ed emotiva. Cresce, tuttavia, il numero di coloro che si rivolgono ad esperti soprattutto relativamente alla pianificazione successoria e alla scrittura del testamento e su come fare filantropia in modo smart senza alterare il proprio stile di vita. Rispetto agli altri loro colleghi “ricchi” all’estero, gli italiani non sembra siano ancora in sintonia con gli strumenti filantropici largamente diffusi oltralpe. Lo strumento del trust, ad esempio, è il più noto tra i grandi donatori italiani ma solo il 45% dichiara di conoscerlo o di essere intenzionato ad usarlo in futuro. A seguire, le fondazioni di famiglia, più note fra gli individui con patrimoni tra 500 mila e 1 milione di euro (75%), utilizzate soprattutto dagli imprenditori (17%). Quasi nessuno invece conosce i Donor Advised Fund (DAF) e li utilizza.
La ricerca è stata presentata presso la Deloitte Greenhouse, Milano, giovedì 15 giugno 2023 in occasione dell’evento “Le attitudini filantropiche dei wealthy people in Italia. Nuove sfide e opportunità per il settore del wealth management”. Durante le due tavole rotonde composte da importanti ospiti del mondo del private banking e del settore delle imprese si è discusso di filantropia e delle opportunità che i professionisti del wealth management devono essere pronti a cogliere per contribuire al futuro sviluppo del settore.